Dance Dance Dance

Olimpia Zagnoli

  • tecnica: Stampa giclée su carta

  • data: 2017

  • dimensioni: mm 500 x 400

  • collocazione: Sezione 4 (“Nuova illustrazione”)

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Dance Dance Dance

Olimpia Zagnoli

Dance dance dance è un’opera di Olimpia Zagnoli, una delle figure più note nel panorama dell’illustrazione contemporanea. Si tratta di un’autrice nata nel 1984 a Reggio Emilia e cresciuta a Milano, città nella quale ancora oggi vive e lavora. La sua fama, oltre che a una serie di mostre e progetti indipendenti, è legata alle tante sue illustrazioni pubblicate da importanti testate giornalistiche europee e statunitensi (dal Guardian a Vanity Fair, dal New Yorker al New York Times), all’ideazione di campagne pubblicitarie per aziende globali (Google, Hermès, Air France) e alle immagini create per conto di vari marchi di moda (Prada e Dior, tra gli altri). Di rilievo anche la sua produzione in campo editoriale, commissionatale da case editrici come Taschen, Penguin Books, Feltrinelli.

Risalente al 2017, l’illustrazione mette in evidenza alcuni tratti distintivi del suo stile. Si può notare, per esempio, come le figure siano ripetute e simmetriche, schierate in questo caso in file sovrapposte; un aspetto che fa pensare alla serialità della Pop Art e ai modi espressivi di artisti come Keith Haring, ma che nell’illustratrice italiana dipende quasi sempre da iterazioni grafiche interne a una singola composizione. Spesso gli elementi costitutivi vi vengono contrapposti, accostati e replicati -a coppie o in serie più numerose- per concorrere a formare immagini particolarmente efficaci dal punto di vista comunicativo e bilanciate dal punto di vista formale.

Un altro elemento che si nota, osservando le diverse pose nelle quali sono rappresentate le figure, è un particolare senso del movimento, sintetico e armonico nello stesso tempo. Un ritmo compositivo in cui gli elementi, pur cadenzati molto regolarmente, mostrano un certo grado di sinuosità che sprigiona dalle forme stesse: da linee morbide, arabeschi, scarabocchi, o, come qui, dai colori caldi che dominano la scena. Un tratto “modernista” (possono venire in mente creazioni di Picasso e di Matisse, del futurista Depero, di Bruno Munari) che è insieme nostalgico e assolutamente contemporaneo, basato sull’uso di linee e forme geometriche guidate da una mente fresca e brillante, capace di trasmettere un’energia spensierata.

Sono tanti, in effetti, gli elementi giocosi che ricorrono nelle illustrazioni di Olimpia Zagnoli, il cui mondo sembra un ottimistico caleidoscopio minimalista e progressista. Anche quando non punta apertamente ad affermare valori positivi o a sensibilizzare le persone sui diritti civili, dal suo variopinto immaginario scaturiscono continui richiami impliciti all’accettazione di tutte le diversità e alla parità di genere, grazie anche al protagonismo di una folta platea di figure -principalmente femminili- simili a quelle costruite in questa immagine: libere, divertenti, fantasiose.